Filtri solari fisici e chimici: quali sono le differenze?
- Filtri solari fisici e chimici: quali sono le differenze?
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Le valutazioni scientifiche sugli impatti ambientali causati dai composti rilasciati nell'ambiente marino, dimostra che anche un uso massiccio di prodotti solari formulati a partire da alcuni filtri chimici (come oxibenzone, avobenzone o butyl Methoxydibenzoylmethane, octocrylene, omosalate, octinoxate o ethylhexylmethoxycinnamate) può contribuire a incrementare l’inquinamento dei nostri mari. Alcune sostanze nocive contenute nei prodotti solari, infatti, entrano nella catena alimentare dei pesci e favoriscono la contaminazione di alghe e barriere coralline, che subiscono un progressivo processo di sbiancamento.
Ma a quanto ammonta questo impatto? Si stima che ogni anno circa 4.000-6.000 tonnellate di creme solari finiscano nelle aree delle barriere coralline. Numeri davvero importanti, che stanno attirando l’attenzione dei consumatori, sempre più sensibili ai temi dell’ecosostenibilità. Ben il 52% di loro infatti afferma di essere disposto a pagare di più per l’acquisto di prodotti cosmetici sostenibili ed ecologici, anche solari, formulati a partire da filtri solari fisici privi di nanoparticelle e filtri chimici facilmente biodegradabili.
Prodotti solari: l’importanza della protezione
Così come è importante tutelare l’ambiente marino, utilizzando filtri solari fisici e chimici il più possibile ecocompatibili, è indispensabile anche scegliere prodotti solari sicuri, che proteggano la nostra cute dai possibili danni dei raggi.
La pelle rappresenta la prima protezione del corpo e fornisce una barriera contro le aggressioni esterne, come quelle dei raggi ultravioletti e infrarossi, che possono danneggiarla in maniera irreversibile. Gli UV sono composti da UVA, principale causa l’invecchiamento cutaneo e da UVB, responsabili di scottature e abbronzature. In caso di eccessiva esposizione, entrambi possono portare modificazioni genetiche che possono causare anche malattie molto gravi. Gli infrarossi, invece, sono responsabili del danno termico, che si va a sommare al danno creato dai raggi ultravioletti, e può portare a morte cellulare (apoptosi). Questi producono radicali liberi, disidratazione cutanea e sono responsabili della comparsa di macchie.
Dobbiamo quindi tutelare la pelle da questi rischi, in particolare quando ci esponiamo maggiormente al sole, utilizzando prodotti solari contenenti sia filtri minerali che filtri chimici, che proteggono contemporaneamente dai raggi UV e IR.